Dopo settimane di trattative, il 27 luglio Unione Europea e Stati Uniti hanno raggiunto un’intesa che scongiura una nuova escalation tariffaria. A partire dal 1° agosto, entrerà in vigore un dazio uniforme del 15% su gran parte dei prodotti europei esportati negli USA. Un compromesso che evita l’aliquota del 30% precedentemente annunciata da Washington, ma che rimane comunque più elevata rispetto agli accordi con Regno Unito (10%) e Giappone (livelli simili ma su volumi più contenuti).
Tuttavia, non tutti i settori sono stati inclusi nell’accordo.
Restano esclusi:
• l’acciaio e l’alluminio, che continueranno a subire dazi pesanti, fissati al 50%;
• il comparto farmaceutico, attualmente oggetto di un’indagine USA ai sensi della Sezione 232, con il rischio concreto di misure restrittive aggiuntive nei prossimi mesi.
L’Unione Europea, per parte sua, si è impegnata ad acquistare 750 miliardi di dollari in energia statunitense (gas naturale liquefatto in primis) e a investire ulteriori 600 miliardi nell’economia americana, in settori quali infrastrutture, tecnologia e difesa.
L’accordo segna un importante passo avanti nel tentativo di rilanciare il dialogo transatlantico, ma lascia aperti interrogativi su alcune filiere strategiche e sulla sostenibilità a lungo termine di un equilibrio commerciale basato su concessioni reciproche, ma non sempre simmetriche.
Api Notizie n.29 del 29 luglio 2025